Jazz

Il concerto solista di Keith Jarrett - registrato alla Philharmonie di Monaco il 16 luglio 2016, l'ultima sera di un tour europeo - trova il grande pianista improvvisatore al culmine dell'invenzione. Creando al momento una suite spontanea di forme con la certezza architettonica di un costruttore, offre una delle sue esibizioni più raffinate tra tocchi intermittenti dal blues e del lirismo popolare, tra pezzi di complessità poliritmica e armonica. Un pubblico attento e riconoscente pende da ogni sua nota, da ogni sfumatura; e alla fine viene premiato con alcuni teneri bis, tra cui una versione magica di Its A Lonesome Old Town.

Questa registrazione della straordinaria performance da solista di Keith Jarrettal Gran Teatro La Fenice di Venezia nel luglio 2006 vede Jarrett entrare in uno dei luoghi classici più famosi dItalia e canalizzare il flusso di ispirazione per dare forma a qualche cosa di nuovo. Il risultato è una suite di otto pezzi creati spontaneamente e capaci di spaziare dal blues allatonalità, a toccanti ballate. E presente il brano The Sun Whose Rays dallOpera Mikado di Gilbert e Sullivan; mentre i bis sono il brano tradizionale My Wild Irish Rose (precedentemente registrato da Jarrettsu The Melody At Night With You) e lo standard senza tempo Stella By Starlight. Il concerto termina con una poetica versione di Blossom un brano di Jarrett. Luscita di « La Fenice » coincide con il 62° Festival Int

Archival Series (file under avantgarde/classical) - John Zorn, Simon Hanes, Ches Smith, Claire Chase, Rebekah Heller, Cory Smythe, Dan Lippel, Erik Carlson, Miranda Cuckson, Kivie Cahn-Lipman, Alice Teyssier, Joshua Rubin, David Byrd-Marrow, Michael Lormand, Andrew Bove, Nathan Davis, Ross Karre, Ikue Mori, David Fulmer. Les Maudits presenta tre dinamici pezzi di musica da camera ispirati dagli eroici artisti 'maledetti' della cultura francese. Demolendo qualsiasi confine e spingendo la propria arte al di l di ogni aspettativa, Ubu una delle creazioni pi oltraggiose di Zorn, un bizzarro ritratto musicale dello scrittore sovversivo Alfred Jarry (Ubu) e della sua patafisica. Le rappresentazioni teatrali di Ubu sono state un potente precursore di molti degli esperimenti d'avanguardia europei

Ron Carter, il grande veterano del jazz (82 anni, con oltre 2.200 incisioni all'attivo tanto da entrare nel Guinnes dei Primati come contrabbassista più registrato della storia) unisce le forze con il poliedrico Danny Simmons (co-fondatore della Def Poetry jam, poeta, romanziere, gallerista ed espressionista astratto) per The Brown Beatnik Tomes: jazz e poesia nel solco di Allen Ginsberg e Lawrence Ferlinghetti, ma con un tocco di blackness in più. Simmons declama come un istrione, talvolta affiancato o sostituito da Asha Bandele e da Liza Jessie Peterson, con il magnifico supporto del contrabbasso di Ron Carter, della chitarra di Russell Malone e del piano di Donald Vega, che in Heres to Oscar e There Will Never Be Another You si prendono la scena.

Archival Series (file under jazz/vocalists) - Petra Haden, Julian Lage, Jorge Roeder, Kenny Wollesen, Jesse Harris. La vocalista Petra Haden eccelle in questo straordinario ed unico programma di originali composti da John Zorn insieme a Jesse Harris: amici da lungo tempo, hanno iniziato a collaborare nel 2012 in The Song Project e, otto anni dopo, Songs for Petra presenta il frutto del loro sodalizio artistico. Tredici brani composti dall'alchimista new-yorkese con testi scritti da Jesse Harris con melodie orecchiabili, testi sinceri, ritmi profondi ed esaltanti assolo. Sostenuta dai sorprendenti Julian Lage, Jorge Roeder e Kenny Wollesen, la voce di Petra Haden crea atmosfere imperdibili che ascolterai e riascolterai con grande soddisfazione.